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Animal migrante

  • Voto:
  • (4/5)
  • Età consigliata: da 7 a 10 anni
  • Editore: Hopi Edizioni
  • Genere: Educativo

Premessa

Animal migrante è il primo libro di Hopi Edizioni, neonata casa editrice indipendente con sede a Roma. Sono rimasta particolarmente colpita dalla mission di questa nuova realtà, che vuole sensibilizzare i piccoli lettori all’ecologia, al rispetto per l’ambiente e all’amore per la natura e per gli esseri viventi. Mi trovo molto allineata ai princìpi che guidano l’operato di Hopi e desidero quindi incoraggiare la sua attività. Qui potete trovare il sito ufficiale della casa editrice.

Trama

Siamo in una scuola molto particolare: il maestro è un asino e gli studenti animali di tutte le specie e le provenienze (inclusi gli esseri umani). Di rientro dalle vacanze, di cosa si potrà parlare? Ma naturalmente dei posti visitati durante la bella stagione! Ognuno è stato in una località diversa e racconta il proprio viaggio: tra albatros e tartarughe, cervi e bambini, state pur certi che faremo un giretto mica da ridere. E poi? Poi la domanda sorge spontanea… come si fa a sapere dove andare? Quali sono i modi per orientarsi? Come fanno gli animali (diversi dall’uomo) senza aeroplani e navi, per spostarsi? E se scoprissimo che il mondo è di tutti, senza confini?

Autore

Antonio Sagna

Illustratrice

Misa Poltronieri

Giudizio

Migrazione, immigrazione, emigrazione: temi molto discussi e controversi, mai come oggi attuali. Ecco quindi che diventa importante, per non dire fondamentale, riappropriarsi di una visione più globale e scientifica della migrazione, in modo da trasmettere ai bambini la giusta prospettiva su un fenomeno che è estremamente naturale.

Animal migrante vuole proprio fare questo: spiegare dalle origini un comportamento che da sempre ha interessato gli esseri viventi, che si spostano per necessità e per mutamento delle condizioni ambientali. Il messaggio che veicola è estremamente prezioso, avvalorato da dati scientifici: il testo, infatti, racconta delle migrazioni degli animali, che cambiano località geografica per deporre le uova, per cacciare o per ritornare al luogo natio. Anche gli esseri umani sono inclini a spostarsi (avete mai pensato al fatto che durante le vacanze ci trasferiamo? Che sia al freddo, per il troppo caldo, o al caldo, per il troppo freddo, che sia per cercare relax e silenzio o tuffarci nel caos della vita mondana, poco importa: migriamo, esattamente come gli altri esseri viventi. E lo stesso facciamo quando ci spostiamo per lavoro o per “cambiare vita”). La riflessione di Animal migrante, però, non si ferma qui: ci conduce più lontano, nel cuore della storia, dove scopriamo come sono evolute le modalità di orientarsi, nonché in quello dell’etologia, per capire come fanno gli animali a trovare sempre la strada giusta. L’epilogo è una morale che induce alla tolleranza, all’accettazione dell’altro, alla presa di coscienza che l’aria, l’acqua, la terra sono risorse di tutti, e che c’è spazio per ciascuno di noi in questo mondo.

Animal migrante si distingue non solo per le tematiche di cui si fa portavoce, ma anche per la modalità adottata per trattarle. Forse questa è la sua unica pecca, è un po' troppo didascalico. Si tratta, a tutti gli effetti, di un piccolo libro scolastico, che ha poco di narrativo. Sembra quasi una vera lezione, sia per come interagiscono tra loro i personaggi, sia per il registro linguistico (in talune parti piuttosto elevato) adottato dall’autore. Ha quindi più le caratteristiche del testo d'istruzione che non dell’albo illustrato, per quanto le nozioni siano diffuse attraverso il dialogo e non la descrizione. Questo in parte è un pregio poiché il volume agevola il lavoro di insegnanti ed educatori (target a cui si rivolge), ma potrebbe rivelarsi di difficile fruizione per un pubblico in tenera età che volesse accedervi in autonomia. A sottolineare la valenza didattica, in calce alla storia vi è una sorta di appendice in cui i bambini possono reperire informazioni più tecniche e specifiche su bussole, punti cardinali, correnti marine, direzioni del vento, nonché sugli animali protagonisti (alcuni dei quali a rischio di estinzione, come segnalato dall'autore).

Una nota di merito va alle illustrazioni, molto evocative, eleganti e minimaliste, che si contraddistinguono per il contrasto tra tinte pastello e colori accesi, nonché per i diversi punti di vista adottati in ogni tavola, grazie ai quali i disegni non risultano mai noiosi, ripetitivi o banali. Esse accompagnano il testo con grazia e discrezione, dimostrandosi incisive quando occorre.

Tante le chicche presenti nel volume, che possono far sorridere o incuriosire, a seconda del caso. La scelta d’intitolarlo “Animal migrante”, per esempio (dove la elle finale si discosta dal resto, sia per il colore rosso sia per la diversa inclinazione grafica della lettera), a sottolineare che oltre agli animali qui si parla di “anime” (una duplice valenza: s’intendono le persone o lo spirito che anima, appunto, ogni viaggiatore?). Ancora, il maestro è un asino, scelta interessante che capovolge la classica visione secondo cui in ogni classe ci sarebbe uno studente “ciuco” che merita di occupare l’angolino della stanza, in punizione. Non dimentichiamoci poi della bambina, unico essere umano del gruppo, che si chiama Eva (un nome certamente non casuale), che viene subito redarguita quando parla di animali e di esseri umani (giustamente, Ramy il cervo le fa notare che gli esseri umani sono animali). Da questo punto di vista, l’impronta scientifica data è ben evidente anche grazie alla citazione di Jurij Gagarin. Infine, segnalo che il libro è completamente ecologico, confezionato con materiali riciclabili e rispettosi dell’ambiente. Non posso valutare l’edizione cartacea perché ho letto quella digitale ma “a naso” mi dà l’idea di essere di qualità. Il volume "fisico", poi, contiene un gioco dell'oca con dadi e personaggi ritagliabili.

Per concludere, Animal migrante è uno strumento prezioso da utilizzare a scuola per inquadrare nel modo giusto il fenomeno degli spostamenti di massa, ma anche per apprendere cosa significa orientarsi, quanto sia fondamentale preservare le specie a rischio d’estinzione e per restituire autorevolezza a una scienza che di giorno in giorno viene sempre più bistrattata e dequalificata. Un bel viaggio da cui partire per intraprendere viaggi ancora più interessanti ed etici.

Consigliato!

Particolarità e consigli d'uso

  • Indispensabile per trattare con i bambini il tema della migrazione e dell’emigrazione, da tutti i punti di vista: sociopolitico, scientifico, antropologico, zoologico, sottolineando le differenze con il nomadismo.
  • Ottimo per laboratori didattici incentrati sull’orientamento, le bussole, i punti cardinali, la direzione del vento, le stelle, come pure sulla storia dei viaggi e delle esplorazioni.
  • Utile per invitare i bambini a scrivere un tema sui luoghi che raggiungono in occasione di vacanze, viaggi o gite.
  • Ideale per approfondire tematiche ambientaliste, con particolare attenzione verso le specie a rischio, l’inquinamento, la plastica negli oceani, gli effetti del clima sullo spostamento degli animali in nuovi habitat e così via.
  • Si presta per drammatizzazioni grazie alla semplicità dei dialoghi e alla teatralità della storia e dei personaggi.

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