Dove sono le mutande di Babbo Natale?
- Voto:
- (5/5)
- Età consigliata: da 5 a 18 anni
- Editore: Coccole Books
- Genere: Interattivo | Umoristico
Videorecensione
Nota
Dove sono le mutande di Babbo Natale? non è un libro normale. Si tratta, infatti, di un cerca-trova, ovvero uno di quei volumi in cui, in ogni pagina, ci sono illustrazioni dettagliatissime all’interno delle quali bisogna trovare qualcosa di nascosto. Tipo Dov’è Wally?, per intenderci. Pronti ad aguzzare la vista?
Trama
Con tutto quello che ha da fare nel periodo natalizio, Babbo Natale ogni tanto si dimentica qualcosa. Addirittura, qualche volta gli capita di smarrire un regalo qua e là. Oppure uno dei suoi aiutanti. O magari una renna. Diciamo che le renne, di solito, ce la mettono tutta per farlo disperare e, se non sorvegliate adeguatamente, spesso se ne vanno in giro a briglia sciolta, per i fatti loro. Ne ho viste alcune finire su una mongolfiera, per esempio. Altre farsi il bagno con gli squali, al mare. Altre ancora… no, okay, basta, torniamo a Babbo Natale. Questa volta ha perso le sue mutande. Ci credete? Come farà il nostro amabile vecchietto senza i suoi boxer a pois? E quelli a righe?
Autore e illustratore
Richard Merritt è un celebre illustratore londinese. Dopo aver conseguito gli studi presso la Kingston University, si è dedicato all’illustrazione a tempo pieno, fondando una propria agenzia di rappresentanza per artisti. Collabora con grandissimi nomi, tra cui The Times, Warner Bros, Walt Disney e Dreamworks, e si occupa di arte a trecentosessanta gradi: dal packaging ai libri per adulti da colorare, passando per la scuola e il cinema. Sì, ha anche disegnato i costumi per alcuni film di Hollywood! Per scoprire tutte le curiosità su di lui, visitate il suo sito Internet ufficiale.
Giudizio
Per prima cosa, sappiate che ho adorato questo libro. Letteralmente. Mi è piaciuto da subito, non appena ho visto la copertina, così ricca di dettagli, particolari e personaggi da preannunciare ore di spensierato divertimento. Ha mantenuto la promessa, ve lo garantisco.
Anche il titolo mi ha attratto immediatamente, visto che ci affida un’importantissima missione: ritrovare le mutande di Babbo Natale. Tutti sappiamo quanto le mutande siano un accessorio fondamentale, a maggior ragione per il caro Babbo che passa ore e ore seduto su una slitta di legno, che per quanto foderata di cuscini metterà comunque sempre a dura prova il suo fondoschiena. Pensando anche al fatto che il pover’uomo spesso deve sopportare temperature ben sotto lo zero, non possiamo che provare una forte empatia per lui e quindi, sì, accettare senza esitazioni l’incarico di ritrovare le sue mutande. Capi di vestiario buffi, dalle fantasie più curiose: righe colorate, pois, accostamenti un po’ trash… il nostro caro Babbo non si fa mancare nulla.
Oltre ad aver apprezzato il tema del libro, mi sono innamorata della dinamica del cerca-trova. Mi piacciono tantissimo gli albi illustrati in cui bisogna trovare qualcosa. È una sfida per il mio cervello e, sopra a ogni cosa, un ottimo esercizio di pazienza. Vi prego di soffermarvi con attenzione su ciò che scritto: Dove sono le mutande di Babbo Natale? è un esercizio di pazienza. Se credete che voi e i vostri bambini ci metterete pochi secondi a trovare le mutande in ogni pagina vi sbagliate di grosso. Non è quel tipo di libro. Ogni scenario è stato pensato con cura e la ricerca può protrarsi per ore. Se non per giorni. Magari anche mesi, anni (tutto dipende dalle vostre diottrie e dalla vostra tenacia). Quindi, sappiatelo in anticipo: vietato arrabbiarsi. Vietato perdere la pazienza (altrimenti poi dovrete cercare pure quella, oltre alle mutande). Credo che aver scelto di complicare un pochino la ricerca sia un punto di forza di questo libro. Passato il primo momento iniziale di disappunto e nervosismo (“Cavolo, possibile che non le vedo da nessuna parte?”) inizia il vero divertimento: con calma, trovare una valida strategia per individuare le fantomatiche mutande. Io ne ho adottata una che funziona benissimo e dopo il primo scenario (“Al Polo Nord”, che secondo me rimane il più difficile in assoluto) nei successivi ho trovato sempre più in fretta le mutande. A volte mettendoci meno di un minuto! Preferisco non rivelarvi la mia tecnica per non guastarvi il divertimento, ma se sarete disperati a tal punto da necessitare di un aiutino scrivetemi qui nei commenti o sui social: vi darò una mano volentieri (in cambio di un paio di calzini, visto che le mutande non mi mancano).
Una cosa che dovete assolutamente sapere di questo libro è che ogni coppia di pagine-scenario contiene tre livelli di difficoltà: 1) renne; 2) mutande; 3) moneta. Il più semplice è la ricerca delle otto renne, che sono andate a ficcare il muso nei posti più impensati. Trovarle è piuttosto semplice, e vi consiglio di partire da loro per allenarvi e prendere familiarità con la ricca complessità delle illustrazioni. Se giocate con i vostri bambini (immagino di sì visto che in teoria il libro sarebbe per loro. Dico in teoria perché in realtà va bene per adulti, adolescenti e chiunque altro abbia voglia di divertirsi) invitateli a iniziare la ricerca a partire dalle renne. Darà loro grande soddisfazione e gratificazione immediata (diversamente da quel che potrebbe capitare con le mutande o, ancora peggio, con la moneta). In alternativa, potete prima cercare per un po’ le mutande con loro. Quando vi sarete arenati (e state certi che accadrà molto presto), fate una pausa e poi date la caccia alle renne. Una volta trovate tutte (è anche un bel modo per insegnare ai bambini a contare, se già non lo sanno fare), tornate a cercare le mutande. Vedrete che sarà più facile. Se dopo ore/giorni trascorsi su uno scenario ancora non le avete trovate, passate alle pagine successive: cambiando illustrazione vi verrà più semplice trovarle e acquisirete l’esperienza necessaria per tornare indietro e osservare con nuovi occhi il disegno in cui ancora non le avete individuate. E ora passiamo al terzo e ultimo livello di difficoltà: trovare la moneta. Io sto ancora cercando quella nell’illustrazione del Polo Nord, senza successo, ma sono sicura che prima o poi la beccherò, l'infame. La moneta è difficilissima da vedere, ma appena ne avrete individuata una le altre salteranno fuori con estrema facilità. Non arrendetevi e non disperate! E ricordate: alla peggio, in fondo al volume ci sono le soluzioni, quindi risparmiatevi le nottate in bianco.
Ovviamente, il cuore pulsante di tutto il libro sono le illustrazioni: ironiche, divertenti, dettagliatissime, particolareggiate fino all’inverosimile, guardandole si rimane a bocca aperta. Come avrà fatto il buon Richard Merritt a disegnare una tale quantità di cose? A colorarle? O anche solo a immaginare delle tavole tanto complesse? L’autore-illustratore è abilissimo, oltre che con la matita, a raccontare storie. Ogni mega illustrazione nasconde un numero incredibile di microvicende, scenette, piccole avventure che non ci si stanca mai di guardare per scovare qualche chicca. Potete chiedere ai vostri bambini di dar voce a queste storie, di immaginare cosa stanno facendo certi personaggi e perché. Non solo: i piccoli lettori potranno trascorrere ore immersi a contemplare tutti i personaggi, i luoghi, i dettagli e gli avvenimenti che sono stati ritratti da Richard Merritt. C’è tantissimo da guardare, fino a farsi venire male agli occhi. Io vi ho avvertiti!
Interessantissimo anche l’uso del colore che fa l’autore. In generale, predilige tinte accese, molto forti, per la maggior parte colori come il rosso, il giallo, il verde e il blu. Ogni variazione risalta in modo potente, quindi prestate attenzione alle tonalità che Merritt vi propone. Niente è stato lasciato al caso, per intenderci: alcuni accostamenti servono a confondere, altri a mettervi sulla pista giusta.
Lo stile dell’autore, spassoso ed esilarante, si conferma anche nei brevissimi testi che accompagnano le illustrazioni. In effetti, le istruzioni che ci vengono fornite sono ironiche e pungenti tanto quanto le amiche renne che amano nascondersi negli angoli più insospettabili.
Infine, una nota di merito va certamente alla confezione del volume: un cartonato dalla copertina indistruttibile, con carta di alta qualità e rilegatura cucita super resistente. Quindi tranquilli, potete lanciare il libro in giro se proprio vi arrabbiate perché non riuscite a trovare le mutande da nessuna parte.
Unica pecca: la traduzione poteva essere rivista un po’ meglio. Ogni tanto scappa qualche errore e ripetizione. Niente di grave visto che i testi sono brevissimi, ma dispiace perché con qualche attenzione in più il libro sarebbe stato davvero il top.
In definitiva, comunque, Dove sono le mutande di Babbo Natale? è un albo illustrato divertente, interattivo, super coinvolgente. Si può sfruttare in mille modi diversi (allenare la pazienza, dedicare ogni sera mezz’oretta alla ricerca delle mutande, ma anche imparare a nominare i colori e le forme, a contare, e lanciarsi in appassionanti sedute di storytelling partendo dall’ampio bacino di storie presenti nei disegni). Un fantastico libro cerca-trova, un gioco che non annoia mai e che presenta diversi livelli di difficoltà e fruizione. Che dire se non consigliatissimo?
Consigliatissimo!
Particolarità e consigli d'uso
- Ottimo per allenare la pazienza e la concentrazione, così come per sviluppare la capacità di analizzare nel dettaglio ogni situazione.
- Utile supporto per introdurre temi quali i colori, le forme, gli animali, il vestiario, come pure il Natale, le sue caratteristiche distintive e i vari modi in cui viene celebrato nel mondo in base al clima delle località di riferimento (Natale al freddo/Natale in spiaggia).
- Si presta per immaginare con i bambini le storie che si possono sviluppare a partire dalle illustrazioni.
- Si può prendere spunto da questo libro per realizzare, con i bambini, un disegno o un cartellone caratterizzato da un elemento nascosto da cercare.