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La baby enciclopedia

  • Voto:
  • (5/5)
  • Età consigliata: da 3 a 5 anni
  • Editore: DeA Planeta
  • Genere: Educativo | Interattivo

Nota

La baby enciclopedia fa parte della collana Piccini Picciò di De Agostini/DeA Planeta, che si rivolge ai più piccoli (fascia scuola dell’infanzia, 3-5 anni). Di questa serie di albi illustrati ho già recensito Che giornata! di Beatrice Tinarelli e Lisa Lupano. Se volete dare un’occhiata alla mia recensione, andate qui.

Trama

Immaginate di avere tre anni: per voi si sono appena spalancate le porte del mondo. Ci sono migliaia, anzi – che dico! – milioni di cose nuove da conoscere, tra luoghi da esplorare, oggetti da toccare, persone e animali con cui interagire… E ciascuna di queste novità ha un nome in particolare, naturalmente. Centinaia di parole diverse… roba da far girare la testa persino a una trottola! Come fare per impararle tutte? Se siete stufi di chiedere ai vostri genitori o ai maestri dell’asilo come si chiama questo o quello, ecco il libro che fa per voi: una baby enciclopedia che vi porterà dapprima in luoghi noti e familiari (la casa, la scuola…) per poi condurvi lontano, a zonzo per il pianeta, alla scoperta non solo dei termini più insospettabili ma anche di affascinanti curiosità!

Autrice e illustratrice

Beatrice Tinarelli, classe 1978, è una frizzante illustratrice bolognese. Disegna e dipinge da quando ne ha ricordo, e all’attività di illustratrice affianca una grande passione per la musica (in effetti, ha in corso anche una brillante carriera come DJ). Collabora attivamente dal 2001 con prestigiosi editori italiani e stranieri e ha pubblicato numerosi albi illustrati.
Qui trovate il suo sito ufficiale per togliervi ogni curiosità.

Giudizio

Questo è il secondo libro che leggo della collana Piccini picciò e devo dire che conferma in pieno la buona opinione che già avevo avuto del primo (Che giornata!): anche La baby enciclopedia si dimostra un volume di ottima fattura, con contenuti super adatti ai bambini che frequentano la materna (3-5 anni), illustrazioni esemplificative e colorate nonché un robusto apparato didattico alle spalle.

Ho avuto il piacere di poter sfogliare fisicamente il libro, la cui confezione è – come sempre, se parliamo della De Agostini/DeA Planeta – una “solida” certezza, letteralmente: un resistente cartonato con inserti lucidi in copertina, pagine spesse e la sicurezza che morsi, graffi e capricci vari non possano scalfirlo.

Parlando di contenuti, questi sono ben pensati per il giovane pubblico a cui si rivolgono; La baby enciclopedia è davvero una piccola enciclopedia per bambini curiosi, e in ogni coppia di pagine troviamo un diverso scenario all’interno del quale sono illustrati diversi elementi (persone, animali, oggetti…) corredati dai relativi nomi. Si va dalla casa alla scuola, passando per la città, la fattoria, il mare, la giungla, per infine approdare al mondo intero. I bambini potranno quindi utilizzare il libro per imparare a nominare i vari soggetti rappresentati, arricchendo il proprio bagaglio linguistico. 

Da notare come Beatrice Tinarelli non si sia limitata a disegnare soltanto gli elementi a cui corrisponde il nome scritto, ma anche altri, in più, che possono essere utilizzati per acquisire ulteriore lessico (per esempio, nello scenario della casa è stato riprodotto un attaccapanni, con la didascalia del nome, ma su di esso sono poggiati una sciarpa e un cappello: non vi è scritto nulla, quindi starà ai bambini nominare nel modo corretto anche questi elementi aggiuntivi, rendendo il gioco-fruizione ancora più divertente e intrigante). 

Un altro aspetto interessante dell’albo risiede nella scelta dei soggetti rappresentati: troviamo le persone, gli animali e gli oggetti in cui ci s’imbatte più spesso, ma anche elementi che danno il giusto spunto per percorsi di didattica (per esempio, le cose “pericolose”, come il tappeto in cui si potrebbe inciampare – a partire da esso, possiamo sviluppare una conversazione dedicata alle norme di comportamento nei vari ambienti; oppure l’orologio, che consente di parlare di tempo e di routine; o, ancora, l’interruttore della luce, che di nuovo offre l’occasione di ripassare con i bambini le regole da rispettare in casa o a scuola – la luce va sempre spenta prima di uscire da una stanza!). 

Le illustrazioni della Tinarelli sono come sempre coloratissime, semplici, adatte per un target giovanissimo che ha bisogno di imparare ad associare figura a parola (e viceversa). Un pregio del libro è certamente il fatto che grafica e apparato illustrativo riprendono gli altri albi illustrati della collana (penso, appunto, al già citato Che giornata!), per agevolare la comprensione dei bambini e per proporre loro dei disegni con cui abbiano familiarità. 

Nello scenario della scuola, impossibile non notare la lavagna che riporta una semplice operazione (che può essere lo spunto per introdurre i numeri, soprattutto pensando ai bambini all’ultimo anno della scuola dell’infanzia); ritroviamo sul quaderno di uno degli alunni la somma antecedente: un fil rouge che permette di legare i due momenti, interrogazione ed esercizio da svolgere in autonomia. Da premiare anche la scelta di chiamare le cose con il loro vero nome, senza citare marchi vari ("nastro adesivo" invece di scotch). 

Molto bello il fatto che i bambini rappresentati nelle illustrazioni siano di molteplici nazionalità, particolare lodevolissimo che rende l’albo adatto a un pubblico multiculturale (in quest'ottica, l'albo si presta anche per insegnare l'italiano a coloro che parlano lingue straniere).

La possibilità di parlare di regole da rispettare nei vari ambienti è onnipresente in tutto il libro (norme che regolano lo sport, l’intervallo a scuola, ma anche il comportamento corretto da tenere quando ci si trova per strada – tra semafori, strisce pedonali, attraversamento mano per mano con un adulto…). 

Nelle pagine dedicate alla città ho apprezzato enormemente l’idea di rappresentare gli esercizi commerciali in modo dettagliato, assegnando a ciascuno un simbolo ben riconoscibile che possa aiutare i bambini a identificare ogni negozio (croce per la farmacia, forchetta per il ristorante…). La città è divisa visivamente in tre livelli e offre l’occasione per parlare – tra le altre cose – di raccolta differenziata e sostenibilità ambientale (biciclette, bidoncini…). 

Davvero utili i temi suggeriti dallo scenario della fattoria: oltre a proporre attrezzi e mestieri della vita agricola, il libro ci dà l’opportunità di parlare di animali e dei loro cuccioli (con un focus sul ciclo di vita delle galline, dalla cova dell’uovo alla nascita del pulcino); troviamo quindi aspetti squisitamente zoologici, affiancati poi da un bell’approfondimento sulla corretta alimentazione (impariamo a riconoscere frutta, verdura, ortaggi, in modo agevole e semplificato: il libro propone infatti dei paragoni per fissare i concetti nella memoria visiva dei bambini –> cavolo = palla). Interessanti anche le informazioni di natura “folcloristica”, utili per avvicinare i più piccoli agli alimenti citando situazioni della vita di tutti i giorni in cui capita di ricorrere a tali prodotti (la zucca si usa a Halloween, il mais serve per fare i pop-corn). 

Nello scenario del mare va sottolineata l'importanza data ai dispositivi di protezione dal sole (crema, occhiali, cappello) e agli elementi utili per nuotare in sicurezza (boa, bagnino, salvagente…). Come sempre, possiamo invitare i bambini a individuare e nominare anche quei soggetti che sono stati ritratti senza didascalia (“Cosa c’è sull’isola?” “Di chi è quella pinna che affiora dall’acqua?”), senza limitarci a menzionare solo ciò che c’è scritto. Ottima la riflessione su quelle parole che, pur essendo identiche, hanno significati diversi (banco di scuola/banco di pesci), come pure l’idea di sensibilizzare i bambini alla protezione dell’ambiente (condannando la presenza della plastica nel mare). Queste pagine, infine, offrono anche l’occasione per proporre ai bambini le prime classificazioni (distinguendo pesci da mammiferi e uccelli). 

Nella parte dedicata alla montagna possiamo parlare di come sciare in sicurezza (abbigliamento adatto, casco…), dopodiché soffermarci sul meteo e le stagioni. 

A chiudere il libro, un bellissimo spazio incentrato sugli animali e le piante del mondo, con curiosità inedite e affascinanti.

Alla luce di tutte queste considerazioni, La baby enciclopedia si rivela un albo illustrato estremamente educativo, ricco di spunti per intraprendere percorsi di didattica (sia a casa che a scuola) e per insegnare ai bambini non soltanto il nome di ciascun elemento rappresentato, ma anche e soprattutto per invitare i più piccoli a riflessioni interessanti su un ampio ventaglio di temi differenti. 

Consigliatissimo!

Particolarità e consigli d'uso

  • Indispensabile per parlare di parole, nomi, per ampliare il lessico dei bambini e per imparare ad associare la figura al rispettivo sostantivo (e viceversa).
  • Utile supporto per maestri e insegnanti della scuola dell’infanzia (materna/asilo) per introdurre i bambini alle varie routine quotidiane e per analizzare insieme le regole di comportamento (in classe, per strada, in vacanza…).
  • Indicato per trattare temi quali il tempo cronologico e atmosferico, la zoologia, l’alimentazione, i mezzi di trasporto, la città, l’inquinamento e la gestione dei rifiuti, lo sport, gli strumenti musicali, i mestieri, i vari ambienti naturalistici, la flora e la fauna.
  • Ottimo per insegnare l'italiano a bambini stranieri che non padroneggiano ancora la nostra lingua.
  • Si può prendere spunto da questo libro per realizzare, con i bambini, un vocabolario o un’enciclopedia illustrata.

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