La casa sull'albero di 13 piani
- Voto:
- (3/5)
- Età consigliata: da 6 a 8 anni
- Editore: Salani
- Genere: Avventura | Umoristico
Nota
La casa sull'albero di 13 piani è il primo libro della serie dedicata alle avventure ambientate sulla casa sull'albero. Per ora, in Italia, sono usciti tre volumi, editi da Salani. Qui di seguito l’ordine di lettura:
1) La casa sull'albero di 13 piani.
2) La casa sull'albero di 26 piani.
3) La casa sull'albero di 39 piani.
Trama
Andy è uno scrittore e Terry un illustratore. Abitano in una splendida casa sull'albero, ma non una di quelle che siamo soliti vedere nei giardini o nei parchi giochi, no... La loro è una casa davvero eccezionale, di ben tredici piani! E in ogni piano c'è qualcosa di incredibile: una piscina, una pista da bowling, una vasca con uno squalo affamato, un laboratorio segreto sotterraneo, una stanza piena di cuscini... per non parlare della fauna di oggetti strampalati che si può trovare all'interno. Vi piacerebbe avere un distributore automatico di marshmallows, che vi spara le caramelle direttamente in bocca? O un raggio con cui potete ingrandire qualsiasi cosa? Be', Andy e Terry ce l'hanno. E in questa avventura dovranno fare i conti con gatti volanti, sirene di mare, gorilla e banane giganti...
Autore
Andy Griffiths è uno dei più celebri autori di libri per bambini d'Australia. Ha pubblicato numerosi bestsellers, sempre in accoppiata con l'illustratore Terry Denton, il primo dei quali è uscito nel 1997. I suoi libri hanno venduto milioni di copie e sono stati insigniti di premi e riconoscimenti. È impegnato in alcune cause onorevoli, di volontariato e beneficenza. Vive con la famiglia e con un gatto con un occhio solo. Qui il suo sito ufficiale.
Illustratore
Terry Denton è un celebre scrittore e illustratore australiano. Ha pubblicato oltre trenta libri e ha collaborato con gli autori più famosi d'Australia, vincendo numerosi premi (tra i quali figura il Picture Book of the Year nel 1986). A questo link trovate il suo sito Internet ufficiale.
Giudizio
Opinione impopolare: questo libro non mi è piaciuto molto. So che i vostri bambini lo adoreranno e che voi stessi vi farete delle grasse risate, leggendolo... ma, ahimè, io non l'ho apprezzato granché. Forse perché nutrivo grandi aspettative, e in effetti era da parecchio tempo che facevo il filo al volumetto in questione: in copertina c'è una casa sull'albero di tredici piani, e in bella mostra si vede una vasca con uno squalo... insomma, il sogno proibito di ogni persona appassionata di case sull'albero. Quindi mi aspettavo una storia degna di questa originale e divertente intuizione.
Invece, non è stato così.
La casa sull'albero è soltanto un contorno, un pretesto per una trama che non c'entra praticamente nulla con il fatto che questo curioso edificio arboreo abbia ben tredici piani. Il tutto si sarebbe potuto svolgere in una villa o in una fabbrica, non sarebbe cambiato niente. La casa sull'albero e le sue peculiarità non sono al centro del libro, ma servono solo da cornice per raccontare una storia completamente diversa. Insomma, un'idea originale e innovativa che però non è stata sviluppata adeguatamente ed è andata sprecata. Questo, per me, è stato il primo aspetto deludente.
Il secondo riguarda l'intreccio ideato da Griffiths e Denton: un'avventura che li vede protagonisti (perché i personaggi del volume sono gli autori stessi, in un'operazione di metaletteratura), ma che è totalmente demenziale. Non ha né capo né coda, si susseguono situazioni assurde e il tutto risulta un gran minestrone di personaggi, oggetti e trovate strampalate. Per apprezzarlo, dovete amare la comicità americana, quella tipica dei cartoni animati in cui si ride quando un personaggio si schianta contro una finestra o si dà una martellata su un piede. Il fatto che i personaggi si azzuffino e spesso ricorrano alla violenza è in linea con questo genere di produzioni. Lo stile del libro, quindi, assomiglia, in qualche modo, alla cruda ironia de I Simpson e de I Griffin, ma è molto meno sofisticato. Certamente piacerà ai bambini, su questo nessun dubbio, ma secondo me lascia solo un gran vuoto, al termine della lettura.
Un altro aspetto che non ho apprezzato è come venga svilito il processo di creazione di un libro (i due protagonisti devono riuscire a consegnare all'editore un volume fatto e finito entro il giorno successivo). Andy dice che è sufficiente prendere un paio di disegnini e infarcirli con una storiella. Una frase che riassume efficacemente il declino irreversibile dell'editoria e la facilità con cui, al giorno d'oggi, chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, d'infima qualità, dedicandoci pochissimo impegno. In effetti, Andy e Terry non sono da meno: non hanno costanza né disciplina, continuano a perdersi in mille attività senza senso e lasciano il lavoro come ultimissima opzione, nella loro giornata. Bucano le scadenze e si sforzano al minimo per portare a casa il risultato finale. Non mi sembra un grande esempio, soprattutto se litigate quotidianamente con i vostri bambini per riuscire a far fare loro i compiti. Ma, soprattutto, mi sembra offensivo per coloro che sognano di pubblicare un libro e s'impegnano duramente per riuscirci.
In ultimo, ho detestato profondamente le scene disegnate in cui ci sono pagine e pagine fitte di nulla: la goccia che cade lentamente, con la stessa inquadratura (leggermente modificata) che si ripete per ben tre fogli e mezzo; il cane che dice "bau" per tre pagine di fila, senza variazioni... Uno spreco di carta e di tempo, che mi ha fatto innervosire parecchio e desiderare di gettare il libro giù dalla mia casa sull'albero.
Quali sono, invece, i lati positivi di questo volume?
Certamente la confezione del libro, che ha una bella copertina cartonata, resistente a qualsiasi caduta (da alberi e non) e strapazzamento. L'edizione è curata anche dal punto di vista redazionale, così come lo sono i disegni: illustrazioni semplici, divertenti ed efficaci (quasi sempre), che ricordano un fumetto.
In questo, il libro è l'ideale per quei bambini che si avvicinano per la prima volta alla lettura: vi è poco testo, le frasi sono semplici e lineari, le immagini la fanno da padrona. Sembra quasi la sceneggiatura di un cartone animato, con schizzi abbozzati qua e là. Molto spesso sono le illustrazioni stesse a parlare e a intessere una narrazione parallela e integrativa rispetto a quella testuale.
Infine, alcune trovate sono interessanti (per esempio, le pagine nere, con il viso di Terry in primo piano) e servono a portare "fisicamente" il lettore all'interno della storia, coinvolgendolo con una serie di stratagemmi paratestuali che escono dal foglio. Vi sono anche parti genuinamente divertenti, che strappano una risata (come le avventure di Superdito).
Onestamente mi sento di consigliare questo libro solo a quanti necessitino di un prodotto ibrido a metà tra il cartone e il fumetto che introduca i bambini alla lettura.
Per il resto, secondo me, c'è decisamente di meglio, in giro.
Mi spiace dirlo perché la Salani è una delle mie case editrici del cuore, ma devo essere sincera: questa mi sembra una trovata commerciale più che di qualità. Ovviamente rimane la mia opinione personale.