Un filo di lana rosso
- Voto:
- (4/5)
- Età consigliata: da 8 a 12 anni
- Editore: SECOP edizioni
- Genere: Narrativa | Poesia
Descrizione
Ho scoperto Un filo di lana rosso per caso, e per me è stata un'autentica rivelazione. Confesso di essere rimasta incantata da questo piccolo libro, tanto intriso di dolcezza e poesia quanto onirico e visionario nelle illustrazioni. Se a prima vista lo stile può ricordare più una poesia che una narrazione in prosa, con le sue figure retoriche soffici ed evanescenti che scoraggiano forse la lettura da parte di un pubblico molto giovane, vi garantisco invece che la trama si segue in modo agevole e che le battute finali hanno il potere di stravolgere e trasformare completamente la storia, con un colpo di scena imprevedibile. Non siate quindi diffidenti se all'apparenza il testo vi sembrerà astratto o fuori portata di bambino: vi assicuro che leggendo avrete modo di ricredervi e di rimanere conquistati.
Trama
Un lui e una lei scendono da un treno affollato che arriva alla stazione centrale di Milano. Tra valigie, spintoni e binari traboccanti di pendolari, sarebbe facile perderli di vista, non fosse che la coppietta si caratterizza per un particolare impossibile da ignorare: un filo di lana rosso – sì, proprio così! – tiene legato il polso di lui a quello di lei, o forse è il contrario, il polso di lei a quello di lui. Sia come sia, un dettaglio tanto singolare non può lasciare indifferente la nostra protagonista, voce narrante della vicenda, che subito decide non solo di seguire il curioso duetto, ma persino di offrirsi come guida turistica per la gita nel capoluogo lombardo.
Inizia così una breve avventura in cui lui e lei mostrano tutta la loro diversità: c'è chi dei due sostiene che il loro sia un viaggio e chi una fuga, c'è chi vuole andare a visitare il Duomo e chi invece preferirebbe restare in auto, chi vorrebbe un certo posto al ristorante e chi ne desidera ardentemente un altro... e quindi, quando lui tira da una parte e lei strattona da quella opposta, il filo che farà mai? Ma si spezza, è chiaro! Una, due, tre, quattro volte, e bisogna sempre riannodarlo diligentemente, magari con un sospiro, e portare moolta pazienza prima di poter proseguire. Già, perché tira di qui e tira di là, è solo alla fine della gita che si scopre chi sono veramente quei due. E cosa rappresenta il bel filo di lana rosso che li unisce...
Autrice
Raffaella Leone che «sin da piccola scopre di avere due genitori scrittori, poeti e insegnanti che le hanno trasmesso a caratteri cubitali nel DNA la loro insana passione per la scrittura e l’insegnamento e così inevitabilmente fa entrambe le cose. Come le faccia è una questione ancora aperta. Sta di fatto che ama moltissimo i bambini e i libri e si dedica alla promozione della lettura e di eventi culturali in genere tutte le volte che può». Biografia tratta dal volume Un filo di lana rosso.
Illustratore
Massimiliano di Lauro è un giovane illustratore pugliese, classe 1984. Solo quattro anni dopo aver conseguito la laurea in Design presso il Politecnico di Bari, nel 2012 pubblica Mi primer viaje (Il mio primo viaggio, Logos), un albo illustrato per la casa editrice galliega OQO Editora, tradotto in svariate lingue. Vince per due anni di fila il Premio speciale della giuria del concorso Lucca Junior (2012 e 2013) e viene selezionato per far parte del calendario Tapirulan 2013. Sempre nel 2013 Un filo di lana rosso si aggiudica il premio per l'originalità e la sperimentazione iconica nel concorso Syria Poletti. Biografia tratta dal blog ufficiale dell'illustratore, che consiglio vivamente di visitare per avere ulteriori informazioni sulla sua carriera e assaporare alcune delle sue opere.
Giudizio
Testo e immagini si fondono alla perfezione in Un filo di lana rosso (e notare, già dal titolo, che "rosso" è un aggettivo scelto con cura, che connota il filo, per sottolinearlo e metterlo in evidenza, diversamente da come sarebbe stato se si fosse riferito alla lana rossa). Lo stile, seppur possa rivelarsi un poco ostico per i bambini e necessariamente alcuni termini, figure retoriche e significati debbano essere spiegati da un adulto, risulta piacevole e armonico, fiabesco e ricco di sottointesi, di duplici valenze, di interpretazioni nascoste. L'intera stesura ricorda molto più una poesia di un racconto, rassomiglianza accentuata dall'apparato illustrativo caratterizzato da una mescolanza di stili diversi, ciascuno di forte impatto, che oltre a sperimentare le tecniche mescola i colori, gioca con le sfumature, si fa a tratti primitivo o appena accennato e a tratti contemporaneo e ben definito. Pastelli e acquerelli, immagini che si dissolvono, evanescenze e guizzi di colore creano lo sfondo perfetto per una storia che racconta di più storie intrecciate, che rappresenta ombre e sfumature di uomini e donne come noi, di persone comuni e tuttavia inimitabili nella loro irriducibile unicità. Storie di legami, di unioni, di sottili fili che ci annodano agli altri per i motivi più disparati, collegando la nostra esistenza a quella altrui, magari per condividere solo un breve percorso prima che il filo si spezzi o forse per far sì che a furia di riannodarlo quello ci tenga uniti per sempre. Le interpretazioni e gli spunti racchiusi in questo albo illustrato sono molteplici e diversissimi, ciascuna pennellata così come ogni metafora può essere accolta e riletta in un'ottica differente, a seconda del nostro modo di vedere il mondo. Resta tuttavia assodato che il filo rosso di cui parla la storia sia l'unico particolare sempre nitido e in risalto in ogni pagina del volume, sia dal punto di vista grafico che letterario; un legame che durante il viaggio a Milano viene messo alla prova per i motivi più buffi, irritanti e divertenti, e che se pure si ingarbuglia e si aggroviglia e si tende fino allo spasimo per poi spezzarsi, torna infine a essere riannodato e sopravvive a tutte le difficoltà. Così sono i rapporti sinceri, quelli dettati dall'amore vero e profondo, amore non necessariamente tra fidanzati ma anche tra parenti, fratelli e sorelle, genitori e figli, nonni e nipoti, amici e amiche, compagni di classe o di gioco o di sport... I fili possono essere dei colori più svariati, del materiale più pregiato o grezzo, della consistenza più morbida e setosa o ruvida; e tuttavia restano fili, legami, connessioni tra noi e gli altri, ed è da queste connessioni che si creano le strade intrecciate su cui rotola il gomitolo del mondo. Insegnate ai vostri bimbi a far caso ai fili di lana rossi nel vivere quotidiano e avrete insegnato loro cosa significa amare e magari fare una contorsione o un salto o un sacrificio per mantenere quel legame intatto.
Consigliatissimo!
Particolarità e consigli d'uso
- Regalo ideale per la festa dei nonni.
- Da leggere con l'ausilio di un bel filo di lana rosso da avvolgere intorno al polso dei piccoli uditori, da strattonare e aggrovigliare all'occorrenza, eventualmente spezzandolo e riannodandolo a più riprese.
- Indicato per temi e discussioni sui vari tipi di legami che esistono, usando come immagine quella del filo conduttore.
- Ottimo per laboratori sul cucito, sulla lana, sui tessili.
- Un esempio d'impiego che mi viene in mente potrebbe essere di chiedere ai bambini di disegnare su un foglio due figure che sentono legate in qualche modo tra loro, lasciando tra l'una e l'altra un grande spazio bianco (i genitori piuttosto che loro stessi e un amico o un fratello o un negoziante o una maestra o qualsiasi altra persona a cui sono particolarmente affezionati); dite loro, quindi, di scegliere tra i fili di vario colore, disposti sulla cattedra, quello che associano a quel tipo di relazione (per esempio mettendo dei mazzetti di fili verdi per indicare l'amicizia, dei mazzetti di fili rossi per l'amore, dei mazzetti di fili azzurri per l'affezione, dei mazzetti di fili gialli per la simpatia e così via...) e poi di incollarlo tra i due disegni. I bimbi possono poi ripetere l'operazione tratteggiando una coppia di nuove figure e scegliendo un altro filo di un colore differente da incollare tra le due. Eventualmente, per rendere il gioco più dinamico, si potrebbero trasformare i disegni in piccole bambole di carta e legare poi effettivamente i fili al polso dell'una e dell'altra.