Io leggo da solo - Storie da ridere e storie di paura
- Voto:
- (4/5)
- Età consigliata: da 7 a 9 anni
- Editore: DeA Planeta
- Genere: Avventura | Educativo | Interattivo
Nota
Questo libretto illustrato nasce con uno scopo ben preciso: permettere ai bambini di imparare a leggere in autonomia, attraverso storie brevi e semplici, caratterizzate da illustrazioni dettagliate e un carattere maiuscolo, arioso e facilmente leggibile.
Non sorprendetevi, quindi, se la qualità delle storie non sarà ineccepibile: si tratta, a mio avviso, di un vero e proprio modo per esercitarsi, più che di un libro destinato ad accogliere il clamore della critica per originalità della trama o intuizioni letterarie particolarmente geniali.
Trama: di cosa parla Io leggo da solo?
In Io leggo da solo - Storie da ridere e storie di paura troverete una serie di brevi storie, per l'esattezza sei, tutte aventi per protagonisti dei bambini.
Qui di seguito un riassunto dei racconti presenti nel volume:
- Le invenzioni scatenate (dove la protagonista, Lara, è una piccola scienzata in erba: si pone sempre mille domande, formula idee e ipotesi fantasiose, non si accontenta finché non scopre il perché delle cose. E ben presto, grazie all'aiuto dell'amico Martino, riuscirà finalmente a mettere in scena le sue adorate, originalissime invenzioni...)
- Una mostra di mostri (in cui due sorelle, Matilde ed Erica, si ritrovano a fare i conti con i mostri che popolano la loro cameretta durante la notte. Come fare per sconfiggere la paura? E se provassero a mettere in ridicolo tutte quelle creature, disegnandole in pose buffe e divertenti, e allestendo una vera e propria "mostra di mostri"?)
- Un giorno da grandi (nella quale Daria e Timoteo, sorella e fratello, cercano di strappare i genitori a smartphone e computer portatili durante una giornata trascorsa al mare. A che stratagemma ricorrere per riuscire a tenerli lontani dalla tecnologia e dal lavoro? Semplice: proporre loro di scambiare i ruoli genitori-figli per ventiquattro ore...)
- L'orripilante club dei difetti (dove si racconta il dramma di Idris che, costretto a tagliare i capelli dalla mamma, deve sfoggiare a scuola due enormi orecchie a sventola e subire le prese in giro delle bullette della classe. Peccato che non sia il solo ad avere dei "difetti": e se tra i compagni venisse inaugurato persino un club di bambini "difettosi"?)
- La mia amica di schifezze (in cui conosciamo Ferdinando, appassionato di schifezze: insetti disgustosi, giochi puzzolenti, sporcizia e chi più ne ha più ne metta. Unico problema: nessuno vuole essergli amico. Fino a quando in città non arriva una certa Patty...)
- Il sentiero spaventoso (dove "le tovaglie sporche", una squadra di pallavolo, deve attraversare un sentiero spaventoso per raggiungere il campetto in cui disputerà la partita con il team avversario. Ma come faranno i nostri eroi a superare indenni tutti i terrificanti ostacoli che si nascondono nel bosco?).
Cosa mi è piaciuto di questo libro?
Sicuramente le illustrazioni di Elisa Paganelli: un piacere per gli occhi, grazie al suo stile così delicato e poetico, fatto di luci e ombre, di texture ricche e articolate, di abbinamenti cromatici piacevoli ed evocativi. Le storie illustrate da lei, a mio avviso, valgono tutto il libro e riescono a rendere molto di più di quanto non faccia il testo.
Per quanto riguarda i racconti, ho apprezzato molto Le invenzioni scatenate, L'orripilante club dei difetti e, in parte, Una mostra di mostri. Della prima, mi è piaciuta l'idea di tratteggiare una protagonista fuori dalle righe, Lara, capace di farsi domande su tutto, di sperimentare e inventare, di lasciar correre a briglia sciolta intelligenza e fantasia e di non arrendersi davanti ai "no" degli adulti. Un elogio al metodo scientifico, alla voglia di innovare e di mettersi in gioco, indipendentemente dal giudizio altrui.
Molto carino e originale anche il "club dei difetti" in cui entra a far parte il piccolo Idris: un modo divertente per spiegare ai bambini che in realtà non esistono difetti, ma che tutti siamo diversi e dotati di caratteristiche che ci rendono unici e irripetibili. Un bello schiaffo morale ai bulletti di turno, che da fautori di esclusione si ritrovano a essere, infine, i veri esclusi.
Infine, una nota di apprezzamento va a Una mostra di mostri per aver riproposto il metodo classico di sconfiggere la paura ridicolizzandola in modo creativo. Niente di nuovo, ma certamente un insegnamento valido che non fa mai male ripetere (e che riporta alla mente l'incantesimo per sconfiggere i Mollicci in Harry Potter).
Giudizio in due parole
Io leggo da solo - Storie da ridere e storie di paura è un albo illustrato nato per accompagnare i bambini nell'apprendimento della lettura. Fa il suo dovere, anche se alcune storie hanno qualche problema nella struttura della trama e nella logica dei fatti. Le meravigliose illustrazioni di Elisa Paganelli e alcune felici intuizioni dell'autore riescono a restituire al volume originalità e piacevolezza.