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Impossibile

  • Voto:
  • (5/5)
  • Età consigliata: da 5 a 8 anni
  • Editore: La Nuova Frontiera
  • Genere: Educativo | Interattivo | Umoristico

Trama

Ammettiamolo, a tutti piacerebbe saperne di più sull'universo. 

Ad esempio, scoprire esattamente che cos'è. Oppure quando è nato. O da cosa è fatto.

Se poi ci aggiungiamo altre domande, tipo cos'è successo dopo il Big Bang, quando si è formato il Sistema Solare, in che momento è apparsa la vita (e con lei i dinosauri, e i coccodrilli) abbiamo veramente tante, tantissime questioni aperte. Per di più, lo sapevate che noi siamo fatti dello stesso materiale di cui si costituiscono le stelle? E che quindi siamo, a tutti gli effetti, un'espressione cosciente dell'universo?

Incredibile, non è vero?

Ah, lo so cosa state pensando, adesso. Lasciatemi indovinare: vi sembrano concetti difficili, inarrivabili, non è così? 

Tranquilli, non dovete preoccuparvi: ho trovato un libro che fa per voi. Un libro pronto a darvi ogni risposta in modo semplice e immediato, senza che il cervello vada in fumo e gli occhi rotolino giù dalle orbite (no, non parlo delle orbite dei pianeti...). Non mi credete? Be', allora vi sfido a leggere Impossibile di Catarina Sobral, e poi ne riparliamo.

Precauzioni per l'uso? Favorisce la cultura e l'erudizione, quindi fate attenzione: potreste sviluppare forte indipendenza e diventare grandi scienziati (o grandi coccodrilli, dipende da cosa avete mangiato a colazione)!

Autrice e illustratrice

Catarina Sobral è una celebre illustratrice portoghese. 

Classe 1985, dopo aver concluso gli studi ha iniziato la sua carriera come autrice e illustratrice, attività che porta avanti con successo. Tra le altre cose, si occupa anche di teatro e di cortometraggi animati.

Ha pubblicato innumerevoli libri con case editrici di tutto il mondo, vincendo numerosi riconoscimenti. Nel 2014 si è aggiudicata il Premio Internazionale di Illustrazione assegnato dalla Bologna Children's Book Fair. 

Per ulteriori informazioni e per approfondimenti potete consultare il suo sito internet personale.

Giudizio

C'è tanto, tantissimo da dire su questo libro. Da che parte cominciare?

Iniziamo dalla confezione. Il volume è un'opera di pregio, in cui nessun dettaglio è lasciato al caso: rilegatura cucita (e quindi super resistente, impossibile – come dice il titolo – che si stacchi o vi rimanga in mano, diversamente da quelle incollate che tanto mi fanno ribrezzo); copertina rigida, a prova d'urto (batteteci le nocche sopra e sentirete che bel suono emette. Un suono che promette una cosa soltanto: il volume resterà illeso, anche se dovesse essere scagliato contro al muro da un bambino urlante, o se gli capitasse di precipitare per due metri da uno scaffale, o ancora se qualche pargoletto affamato decidesse di sgranocchiarlo); infine, carta di ottima qualità, piacevolissima da toccare, agile da sfogliare e più spessa e resistente della media.
Insomma, vale assolutamente la spesa.

Le illustrazioni meritano una menzione a parte. Catarina Sobral non si smentisce e anche in quest'occasione ricorre a un mix di stili (matite, pennarelli, carboncino, pastelli...) con cui dar vita a disegni approssimativi, volutamente infantili e "fumettosi", che parlano il linguaggio dei bambini. Anche le svariate tecniche di colorazione che l'autrice ha adottato sono tipiche dell'infanzia, con prevalenza di tinte primarie, parti lasciate bianche di proposito (proprio come se fosse stato un bambino a realizzare i disegni), forme geometriche semplici (cerchi, quadrati...) e contorni imprecisi, che ben trasmettono la sensazione che il tema di cui si parla – l'universo e la sua origine – sia sfumato, inafferrabile, incerto, proprio come l'apparato illustrativo.

Anche dal punto di vista del design ritroviamo lo stesso elogio all'infanzia, a partire dal titolo del libro, che ha l'iniziale minuscola: un chiaro messaggio per i lettori, come a dire che questo volume parla in modo privilegiato ai bambini, e che gli errori sono più che bene accetti. Anche perché tutte le teorie scientifiche sono sempre pronte a essere confutate, quindi sbagliare non è solo importante, ma è costruttivo: altri correggeranno l'errore e la conoscenza progredirà sempre di più.

Il fatto che l'intero albo illustrato sembri, in apparenza, una specie di quadernone delle elementari è un altro dettaglio sottile e apprezzabile, che come sempre evidenzia una particolare attenzione riservata ai bambini: con questo stratagemma, infatti, il piccole lettore smetterà di considerare il libro un "estraneo" e lo inserirà istintivamente all'interno della propria comfort zone, quella scolastica, caratterizzata dai formati che è abituato a impugnare e maneggiare quando è in classe. Ciò contribuisce a far avvicinare i bambini alla lettura e a far vivere loro il libro come una presenza familiare e conosciuta, accogliente e mai ostile.

I disegni si possono guardare da più angolazioni e l'intero volume invita il lettore a girarlo, osservarlo da punti di vista inediti (un po' come Un libro di Hervé Tullet). Il risultato è un'opera interattiva, dinamica, che esce dai confini stessi dell'oggetto libro per approdare alla realtà dei bambini e spezzare l'illusione della finzione, eliminando così il distacco tra storia e vita vera. La possibilità di sfogliare il libro tenendolo "a testa in giù" è anche un omaggio al tema stesso, un po' come se i personaggi, di tanto in tanto, si trovassero in assenza di gravità.

La scelta di non numerare le pagine si inserisce nell'ottica che ciascuna possa essere letta a sé, indipendentemente dalle altre, e indica come all'interno del libro siano spiegati in modo semplice e agevole tutti i concetti, che non hanno bisogno, per forza, di essere affrontati in modo consequenziale.

A questo proposito, sottolineo come Impossibile di Catarina Sobral sia un'opera importante per inziare a far intuire ai bambini nozioni che poi andranno approfondite e comprese in età più adulta. Da un punto di vista didattico, infatti, questo libro è l'ideale per affrontare temi quali le grandezze, il tempo (è addirittura presente una linea disegnata che permette di collocare in modo agevole, visivamente, distanze temporali molto grandi) e materie quali la storia, la geografia astronomica, l'astrofisica e la chimica. I paragoni proposti, poi, sono sempre semplici e comprensibili (si comparano alcuni elementi alle dimensioni di un coccodrillo, o a quelle della punta di una matita, di un granello di sabbia... Realtà conosciute dai bambini, che riescono così a collocare facilmente le nuove informazioni e a paragonarle a ciò che hanno già sperimentato in passato).

I personaggi sono simbolici: la figura femminile incarna la divulgazione (che esemplifica, chiarisce, risponde ai quesiti che le vengono posti – non so a voi, ma a me visivamente ricorda un pochino una giovane Margherita Hack), quella maschile il metodo scientifico (in effetti, pone sempre domande e impugna una lente d'ingrandimento).

La conclusione veicola un messaggio positivo, che va al di là del tema del libro: siamo tutti fatti della stessa materia, quindi siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle (e, da un punto di vista ecologico, indipendentemente dalla forma di vita che siamo, infatti vengono inclusi anche piante e animali). La scienza unisce i popoli e non discrimina nessuno in base alla provenienza, perché ciascuno – con le proprie competenze e capacità e attraverso il proprio background culturale – contribuisce alle scoperte che favoriranno il progresso dell'intera umanità.

Da notare come nell'ultima scena i personaggi perdano la loro individualità, rappresentata dai decori sugli abiti, e si fondano con l'universo, divenendo totalmente parte di esso.

Una nota di merito per il glossario finale, che consente ai giovani lettori di imparare (e chiarire) non soltanto i termini più difficili, ma anche di scoprirne di nuovi. Grazie a questo supporto, i bambini possono avvicinarsi a curiosità scientifiche (come i tardigradi) e rendersi conto che anche oggetti "banali" con cui hanno a che fare tutti i giorni, ad esempio una matita, nascondono delle potenzialità e dei segreti che vale la pena indagare.
Il glossario è pregevole anche per il fatto che propone delle immagini visivo-testuali molto efficaci  (galassia come carosello, telescopio come macchina del tempo...), che permettono una comprensione semplificata e immediata di concetti di solito complessi da descrivere e afferrare.

Le sagome finali, in calce al libro, possono essere usate dai bambini per ricalcare i disegni su carta e utilizzarli per giocare, come pure come "allenamento" per contare le stelle che contengono o, ancora, unire i puntini per ottenere forme e figure inedite.

In conclusione, ritengo che Impossibile di Catarina Sobral sia un libro meraviglioso, sia nella confezione sia nelle illustrazioni, che spiega in modo semplice e agevole concetti normalmente considerati "difficili". Un'opera divertente e dolce allo stesso tempo, che parla il linguaggio dei bambini con maestria e arguzia, solleticando l'immaginario con illustrazioni d'impatto che lasciano il segno e concorrono a una divulgazione efficace e coinvolgente. Per gli appassionati di astrofisica è una chicca imperdibile.

Consigliatissimo!

Particolarità e consigli d'uso

  • Ideale come lettura, non soltanto per bambini "grandi": anche i fratelli o le sorelle più piccoli possono essere coinvolti e partecipare attivamente alla fruizione del volume (ad esempio, chiedete loro di trovare tutte le "G" nascoste nelle illustrazioni, che indicano i disegni relativi ai termini che verranno poi chiariti nel glossario finale. Se poi i fratellini/sorelline sono più di uno, stabilite che vincerà chi riuscirà a trovare il maggior numero di "G"!).
  • Indicata come storia da leggere in occasione di eclissi lunari/solari, notte di San Lorenzo e altri appuntamenti con fenomeni astronomici di vario tipo.
  • A scuola, ottimo spunto da cui partire per parlare dell'origine e delle caratteristiche dell'universo, delle stelle, dei corpi celesti, del tempo, come pure di storia, astrofisica, chimica e biologia.
  • Utile per approfondire i temi della salvaguardia dell'ambiente, della diversità e della tolleranza.
  • Si presta in modo particolare per rappresentazioni teatrali o per realizzare un laboratorio di animazioni in stop motion a partire da disegni e/o elaborati realizzati con materiale da riciclo.

Per approfondimenti vi rimando alla pagina dedicata sul sito de La Nuova Frontiera.

Qui, invece, trovate il book trailer del libro.

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